Nel 2010 ho avviato il primo gruppo di social media per CIRCUS Magazine. Nel 2012 avevo notato che la nostra portata era stata limitata (shadow bann). 
 

Ne ho parlato al mio pubblico e la maggioranza ha risposto con “Ogni posto ha delle regole per partecipare. Seguiteli e non avrete problemi. Ma di recente, alcuni di coloro che hanno ascoltato il mio messaggio ne sono stati testimoni nei propri resoconti.
 

Ho deciso che dovrebbero esserci molti canali nel caso in cui quello principale avesse "difficoltà". Nell'aprile 2016 ci siamo diffusi in oltre 20 punti vendita e abbiamo spiegato ai nostri fan le ragioni alla base di questo. 
 

Alcuni hanno risposto con “Uso solo ______ e non vado da nessun'altra parte. Se non puoi postare qui, ci vediamo più tardi.” 

[Riferimento: in passato, c'erano solo un paio di canali TV da guardare e se non cambiavi il quadrante su un'altra stazione, perdevi l'intrattenimento.] 
 

Ormai dovrebbe essere noto a tutti la censura che viene fatta ad alcuni sui social media. Non abbiamo mai avuto carta bianca per

dire/pubblicare quello che volevamo veramente. Era sempre un compromesso.

[ Continua... ]